SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XIX LEGISLATURA --------------------
9ª Commissione permanente
(Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare)
*166a seduta: martedì 29 ottobre 2024, ore 15,30
167a seduta: giovedì 31 ottobre 2024, ore 9
ORDINE DEL GIORNO
- Relatore alla Commissione BERGESIO
INTERROGAZIONE ALL'ORDINE DEL GIORNO
NATURALE, PIRONDINI, ALOISIO, CASTIELLO, LOPREIATO, GUIDOLIN, DAMANTE, LICHERI Sabrina, SIRONI, DI GIROLAMO, CATALDI, LOREFICE, NAVE, FLORIDIA Barbara - Al Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
Premesso che:
in data 27 settembre 2024, Coldiretti Puglia, per il tramite dei canali di diffusione on line, ha lanciato un preoccupante allarme relativo a ciò che sta avvenendo in Capitanata, in Puglia. Nel territorio, infatti, i viticoltori si trovano a consegnare “le uve alle cantine, ma senza che ci sia un prezzo chiaro per il pagamento del prodotto”;
la dannosa pratica commerciale, che ha colpito, in particolare nella provincia di Foggia, i paesi di San Severo, Torremaggiore, San Paolo Civitate, Serracapriola e Chieuti, implica l’irragionevole assenza delle quotazioni delle uve da vino a vendemmia ormai conclusa;
considerato che:
il decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 198, in materia di pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e alimentare (di recente modificato in senso rafforzativo, oltre che definitorio, dal decreto-legge 15 maggio 2024, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2024, n. 101), non pare ottenere dal punto di vista attuativo gli effetti sperati;
la stessa associazione di categoria ne rivendica la piena applicazione al fine di rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera produttiva, evitando che gli anelli più deboli possano risentire di una posizione sfavorevole, per lo più imposta dai meccanismi negoziali lesivi;
la situazione, oltre a rappresentare la plastica inidoneità dell’apparato esecutivo ad arginare efficacemente le problematiche che attanagliano il comparto primario, costituisce un’aggravante rispetto allo status quo già sofferto dagli operatori del settore, stretti nella morsa delle fitopatie, degli effetti nefasti del cambiamento climatico, dei furti di quintali di uva da vino, dell’aumento dei costi energetici;
il perdurare di una simile circostanza (che peraltro investe pericolosamente altri beni alimentari di largo consumo e simbolo del made in Italy, tra cui il grano) comporta un irreversibile pregiudizio a carico dei produttori, già esposti, e senza alcuna protezione, rispetto ai competitor europei ed extraeuropei,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo ritenga che quanto descritto costituisca una pericolosa lesione dei principi di trasparenza, correttezza, proporzionalità e reciproca corrispettività delle prestazioni, come cristallizzati dal decreto legislativo n. 198 del 2021, cui devono essere adeguati i contratti di cessione di beni alimentari;
quali azioni intenda porre in essere al fine di conferire concretezza applicativa al quadro normativo in materia di contrasto alle pratiche sleali nella filiera agricola e alimentare;
se ritenga improcrastinabile approntare adeguate misure di efficace tutela, coerentemente con la denominazione evocativa del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, dei produttori vitivinicoli italiani, onde evitare, quale effetto collaterale, un’ulteriore erosione della loro posizione economica nelle piattaforme internazionali.
(3-01385)